Politics and the Church

| Mon, 06/27/2005 - 03:36

Stefano Rossini examines the political climate post-referemdum and considers the wider role the Catholic church plays in Italian political and social life.

A quasi due settimane di distanza, non si è ancora placata(1) l'eco del referendum sulla procreazione assistita. Nel frattempo, però, la politica italiana non è rimasta ferma: la sinistra litiga in cerca di un leader, Bossi ritorna insieme alla voglia della lira di pochi padani(2), Berlusconi colleziona gaffe nei confronti della Finlandia, e Monsignor Camillo Ruini e tutta la chiesa alzano i toni contro l'aborto.

Da Buttiglione al presidente del Senato Pera, il rigurgito(3) del cattolicesimo in Italia sembra inarrestabile. Dopo le elezioni del 2001, nelle quali Berlusconi ottenne la guida del paese, un commentatore dell'Independent, Tariq Ali, scrisse che da sempre l'Italia era usata come criterio per misurare le nuove tendenze della politica europea, "fascismo e comunismo compresi".
La conclusione, secondo Ali, era che la politica europea si sarebbe negli anni americanizzata(4). Nel bene e nel male, l'Italia sembrava anticipare le tendenze.

Martedì 22 è stato presentato il nuovo libro di Josef Ratzinger, ora diventato pontefice. All'inaugurazione hanno partecipato anche Camillo Ruini, presidente del CEI, Conferenza Episcopale Italiana(5), e Marcello Pera, il quale ha chiaramente affermato che "Il fenomeno chiamato risveglio religioso, richiesta di fede e di valori, ha già giocato un ruolo nelle elezioni americane e può giocarlo anche nei paesi europei, Italia compresa".

A quel punto, Ruini ha colto la palla al balzo(6) e, come molti esponenti della sinistra italiana temevano, ha usato parole molto dure contro l'aborto, definendolo "piccolo omicidio". Molti considerano Ruini il vincitore morale del referendum sulla procreazione assistita. Sua, infatti, è stata la strategia dell'astensione. Strategia molto controversa, dato che gli italiani fanno già dell'astensionismo il loro costume politico. In questo modo, i fautori del no, molti o pochi che fossero, si andavano a sommare con i "normali" astensionisti che per i motivi più diversi (pigrizia, protesta, stanchezza) non vanno a votare.

Pera, alla fine delle discussioni, si è affrettato a chiarire che la legge 194 (quella sull'aborto) non sarà toccata, ma le numerose allusioni, riprese di peso dal libro di Benedetto XVI, non hanno convinto molti. Già l'Italia, attraverso il ministro Buttiglione, si era adoperata per inserire nella costituzione europea i riferimenti alla tradizione cristiana, ora, sempre Ruini, si prepara ad una nuova battaglia contro il riconoscimento delle coppie di fatto per partner omosessuali.

Tra le ragioni del no per la ratifica della Costituzione Europea, l'Olanda ha sostenuto, orgogliosamente, di voler difendere le proprie tradizioni laiche dai rigurgiti religiosi. In questo momento, dall'altra parte della barricata(7), a fronteggiarla, sta proprio un'Italia fortemente cattolica. Un'Italia che ha paura di cambiare e che, come in ogni altro aspetto della vita pubblica, sente il peso insostenibile delle vecchie generazioni (non sono tanti i giovani che frequentano le chiese).

A tutto questo si aggiungono le dichiarazioni xenofobe dei ministri e dei rappresentanti della Lega Nord (Bossi in testa, seguito da Calderoli e Maroni che ha proposto l'abolizione dell'euro per il ritorno alla lira). In tutta questa caciara(8), il silenzio della sinistra è a dir poco sconcertante(9). Ormai completamente alla sfascio, lacerata da continui dissidi interni e troppo preoccupata di perdere l'ampia base cattolica, la sinistra commenta poco e a bassa voce. Torna alla mente una battuta di un film di Nanni Moretti(10), che è diventata un vero e proprio slogan.

L'attore sta assistendo ad un comizio televisivo, moderato dall'onnipresente Vespa, tra Berlusconi e D'Alema (ex capogruppo dei DS e primo ministro). Ad un certo punto, Berlusconi inizia ad incalzare(11) D'Alema sulla giustizia. D'Alema rimane muto e non controbatte(12), al che, Moretti sbotta: "Su D'Alema, dì qualcosa di sinistra!".

  • (1) placarsi: to calm down
  • (2) padani: after the founding of Lega Nord, a secessionist political party, its members started to call themself padani, which literally is: inhabitant of Pianura Padana, the big plain crossed by river Po. Padano is an adjectiv referring to river Po.
  • (3) rigurgito: rigurgitation
  • (4) Americanizzarsi: to become americanized
  • (5) CEI: Conferenza Episcopale Italiana: Italian Episcopal Conference, an organism that convenes Italian Bishops
  • (6) cogliere la palla al balzo: to seize the opportunity (of doing or saying something).
  • (7) barricata: barricade. Stare dall'altra parte della barricata: stay on the other side of the barricade
  • (8) caciara: in roman vernacular it's the din, the noise made when many people speaks at the same time. It also means polemic, controversy.
  • (9) sconcertante: something sconcertante is upsetting, disconcerting.
  • (10) Nanni Moretti is an italian cinema director.
  • (11) incalzare: to press someone during a debate.
  • (12) controbattere: to reply
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