The Quiet and Splendor of Perugia's Basilica of San Pietro

ITA:

La quiete e lo splendore della Basilica di San Pietro a Perugia
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English

Leaving Perugia’s center behind, heading toward Porta San Pietro, the streets become ever more quiet; once you cross the medieval gate to the city, a tree-lined avenue takes visitors up a hill, Monte Calvario, dominated by Perugia’s most famous bell tower. It is there, on top of the hill, hidden within a once-powerful Benedictine abbey, that travelers will find an artistic jewel, the Basilica of San Pietro.

The austerity of the complex and almost run-down cloister contrasts with the magnificence of the church’s interior, an elegant and harmonious ensemble of dark marble, frescoes, precious wood, and granite columns retrieved from crumbling pagan temples. The monastery and the basilica were built in the 10th century, on the same site of Perugia’s first cathedral, which had been razed to the ground by Barbarian tribes.

The Basilica is said to contain the most important collection of art in Perugia, after the Galleria Nazionale dell'Umbria, including a Pietà decorating the left nave by Perugino, Umbria’s most important artist of the early Renaissance. The large Cappella del Santissimo, also in  the left nave, contains three paintings by Vasari.  The upper part of the basilica is decorated with canvas depicting scenes from the Old and New Testaments by Antonio Vassilacchi, a pupil of Paolo Veronese and Tintoretto. Vassilacchi is also the artist behind the huge canvas on the west wall, The Triumph of the Benedictine Order (1592). The complex includes the Orto Medievale gardens, behind the basilica, which leads to a belvedere from where you can admire the typical Umbrian landscape of pleasant rolling hills and green valleys. 

Italian

Lasciandosi il centro di Perugia alle spalle mentre ci si dirige verso Porta San Pietro, le strade diventano sempre più tranquille; una volta attraversata la porta medievale della città, un viale alberato porta i visitatori in cima a una collina, il Monte Calvario, dominata dal più famoso campanile di Perugia. E' lì, sulla collina, nascosta all'interno di un’abbazia benedettina un tempo potente, che i viaggiatori troveranno un gioiello artistico, la Basilica di San Pietro.

L'austerità del complesso e un chiostro quasi fatiscente contrastano con la magnificenza degli interni della chiesa, un insieme elegante e armonioso di marmi scuri, affreschi, legno pregiato, e colonne di granito recuperate da templi pagani in rovina. Il monastero e la basilica furono costruiti nel 10° secolo, nel luogo ove sorgeva la prima cattedrale di Perugia, rasa al suolo dai barbari.

Si diche che la Basilica contenga la più importante collezione d'arte di Perugia, dopo quella della Galleria Nazionale dell'Umbria, tra cui una Pietà nella navata sinistra opera del Perugino, l’artista più importante dell'Umbria del primo Rinascimento. La grande Cappella del Santissimo, sempre nella navata sinistra, contiene tre dipinti di Vasari. La parte superiore della basilica è decorata con tele raffiguranti scene del Vecchio e del Nuovo Testamento opera di Antonio Vassilacchi, allievo di Paolo Veronese e Tintoretto. Vassilacchi è anche l'autore della grande tela sulla parete ovest, L’Apoteosi dell'Ordine dei Benedettini (1592). Il complesso comprende i giardini dell’Orto Medievale, dietro la basilica, che conduce ad un belvedere da cui si può ammirare il tipico paesaggio umbro fatto di dolci colline e verdi vallate.

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