What German politicians can learn from their Italian counterparts

| Wed, 09/21/2005 - 06:11

Stefano Rossini provides an interesting explanation of Italian politics, pointing out what lessons the Germans can take from the decades of experience Italians have had in dealing with unstable goverments where there is no clear majority.

Italian politics are never simple and this article really does help to explain just why they are never simple. As ever there are some helpful language pointers at the end and a dictionary close at hand could also come in handy!

Vista dall’Europa, la politica italiana sembra sicuramente confusa e caotica con tutti le liti, le unioni e i ribaltoni(1) che quotidianamente si consumano. Eppure, da oggi, ci sarà chi potrà capirla meglio. Parlo della Germania del dopo voto, quella della sfida senza vincitore Schroeder - Merkel, uscita dalle urne con una conformazione politica molto vicina a quella italiana.

Non a caso, il problema dell’Italia è proprio questo: nessuno ha la maggioranza e nessuno, di conseguenza, ha la forza effettiva di governare. In questa situazione è assolutamente necessario cercare di costruire alleanze(2), di espandere la propria influenza e di conquistare più ambienti politici possibili.

Questo è uno dei motivi per cui, sia da destra che da sinistra, in Italia tutti cercano di corteggiare(3) il centro (o il grande centro(4), come qualche politico ha ultimamente proposto) oppure i partiti radicali di estrema destra e sinistra. Così, all’uscita di ogni tornata elettorale, nel caso di vittoria delle destre (Forza Italia e Alleanza Nazionale) è sempre necessario o l’appoggio della Lega Nord di Bossi, oppure di un partito di centro come l’Udc, mentre, in caso di vittoria della sinistra (Democratici di Sinistra e Margherita), non si può fare a meno dell’aiuto di Rifondazione Comunista o dei centristi dell’Udeur. Da ogni parte, la parola d’ordine è coalizione.

Insomma: un totale guazzabuglio(5)! L’unica regola certa è che, per mettere insieme tutti questi politici, le coalizioni durano molto poco e alla fine scontentano quasi tutti. D’altronde, trovare quattro italiani che abbiano la stessa idea politica non è poi così facile. E ancora più difficile è mettere d’accordo quattro italiani che abbiano idee diverse. Lo dimostrano le continue scissioni e le formazioni di nuovi partiti e partitini(6).

Ma non si può negare che ciò che accade negli alti vertici della politica italiana altro non sia che una perfetta immagine della vita sociale del paese. Società, studi associati, gruppi di lavoro e collaborazioni non hanno mai vita particolarmente lunga, e alla fine ognuno finisce a fare per sé. Chi fa da sé fa per tre, esemplifica chiaramente un proverbio italiano.

Sarà interessante osservare come la Germania si comporterà in questa particolare congiuntura politica, se troverà una soluzione funzionante o se tenderà ad impantanarsi(7) come spesso succede nel Belpaese. Il rapporto tra Italia e Germania è un rapporto molto bello, fatto di scambi reciproci e piccole e genuine invidie.

Un italiano che viaggia in Germania apprezza l’ordine, i treni in orario, le amministrazioni che funzionano e la semplicità delle cose che vanno bene, non perfette, ma semplicemente funzionano, cosa che in Italia non accade. D’altra parte, un tedesco in vacanza nel Belpaese ama la vita “caciarona”(8) come dicono i romani, che scorre in modo caotico e impetuoso, la capacità di adattarsi e la vitalità di ogni cosa. Ma alla fine di ogni vacanza, si scopre che un italiano difficilmente potrebbe finire ad abitare in Germania, e viceversa un tedesco si adatterebbe con difficoltà allo stile di vita italiano.

Da oggi ci sarà un nuovo elemento in comune. Con la differenza che è la politica italiana che solitamente prende spunto da quelle estere per ogni riforma. Qualche anno fa si parlava di presidenzialismo all’americana e/o cancellierato alla tedesca (e prima o poi Berlusconi potrebbe candidarsi per la monarchia ereditaria all’anglosassone), e nessuno si aspettava che proprio l’Italia potesse diventare un modello politico per un paese della MittelEuropa.

Ma l’instabilità non basta. Ora, se la politica tedesca vorrà assomigliare ancora di più a quella italiana dovrà fare un altro e importante passo: dovrà imparare nuovamente a chinare la testa(9) davanti al Vaticano.

(1) ribaltone: typical political expression. Ribaltone is a sudden upset, the collapse of majority.
(2) costruire un’alleanza: to forge, to form an alliance
(3) corteggiare: to ingratiate oneself, to fawn.
(4) grande centro: The "Great Centre" it was, before the dawn of bipolarism, the Democrazia Cristiana, the catholic political view. Today, several politician still yearn for a return to those days.
(5) guazzabuglio: mess, muddle
(6) partiti e partitini: political parties and little parties.
(7) impantanarsi: to get bogged down
(8) caciarona: untidy, messy and joyful
(9) chinare la testa: to bow your head, to bow down before